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#LetThemRide: anche l’Uisp sostiene i Gaza Sunbirds

È possibile sottoscrivere la petizione sul sito Change.org per permettere ai paraciclisti di Gaza di partecipare ai Giochi 2024. Parla Daniela Conti

 

Un mese fa l’Uisp ha ricevuto dalla ong ACS-Associazione di Cooperazione e Solidarietà un accorato appello per aiutare una squadra di paraciclisti palestinesi a realizzare il loro sogno più grande: partecipare ai Giochi Paralimpici del 2024. Un sogno già enorme per qualunque atleta, ma che per chi vive in una zona di conflitto diventa quasi irraggiungibile.

Siamo i Gaza Sunbirds, l'unico team di paraciclismo della Palestina – scrivono gli atleti palestinesi - A causa dell'attacco israeliano alla Striscia di Gaza, abbiamo dovuto sospendere gli allenamenti e dedicarci alla distribuzione di cibo e forniture alle nostre comunità. Nonostante le difficoltà, ci avviciniamo sempre di più al nostro sogno di rappresentare la Palestina ai Giochi Paralimpici del 2024: sarebbe un traguardo storico per il paraciclismo! Tre atleti sono stati evacuati con successo e ci proponiamo di farli partecipare a due gare di qualificazione a maggio (di cui una a Maniago, dal 16 al 19 maggio). È fondamentale che partecipino a queste competizioni per accedere alle Paralimpiadi di Parigi e ottenere il riconoscimento internazionale per la Palestina nello sport”.

“Il primo ostacolo da superare è far evacuare gli atleti: tre di loro, con l'allenatore e un accompagnatore, sono riusciti ad arrivare in Belgio – racconta Daniela Conti, responsabile politiche per l’interculturalità e la cooperazione Uisp - il secondo è l’ottenimento del visto di entrata in Italia dal Belgio per partecipare a una delle competizioni che darebbero loro la possibilità di accesso alle Paralampiadi. A curare tutti questi aspetti c’è Meri Calvelli di ACS, una cooperante operativa a Gaza che ha sostenuto il team dalla loro nascita e che l’Uisp ha conosciuto quando ha lavorato in Palestina con la sua ong Peace Games. Come Uisp ci siamo impegnati scrivendo una lettera di supporto alla richiesta del visto, che speriamo possa avere un peso positivo, e invitiamo tutti a firmare la petizione sul sito Change.org, accessibile a questo link".

Oltre a questi problemi di carattere burocratico la squadra ha necessità di essere sostenuta economicamente, in Italia verranno ospitati da ACS, ma invitiamo le nostre società sportive e i nostri comitati a contribuire al sogno di questi paratleti:

ACS ong - Associazione di Cooperazione e Solidarietà 
causale: GAZA SUNBIRDS
IBAN: IT49I0501812101000011000072
c/o Banca Popolare Etica

La storia dei Gaza Sunbirds ha inizio con Alaa al-Dali, uno dei tre atleti che oggi sperano di partecipare alle prossime gare di qualificazione, ex ciclista professionista, atleta di punta della Palestina e leader del team Gaza Sunbirds. Mentre partecipava a una manifestazione pacifica lungo il confine Gaza-Israele nel 2018, è stato colpito alla gamba da un cecchino israeliano, subendo un’amputazione e, come lui stesso dice, anche la perdita del suo sogno. L'anno successivo, Alaa riscrive il suo sogno personale di competere come singolo in competizioni internazionali, dando vita ad un progetto collettivo, che utilizza lo sport per dare forza agli altri dopo un trauma. Riunendo altri 19 compagni di squadra che avevano subito lesioni simili a causa degli attacchi israeliani, ha fondato i Gaza Sunbirds con l'ambizione di rappresentare il Paese ai Giochi Paralimpici del 2024. Anni di duro allenamento, nonostante le sfide come i bombardamenti in corso e le carestie, sono stati interrotti lo scorso ottobre a causa della guerra di Israele su Gaza.

Invece di arrendersi, l’associazione sportiva ha utilizzato le sue risorse per distribuire aiuti alle persone lungo la Striscia, organizzando una raccolta di oltre $110.000 dollari e mettendo a rischio le loro stesse vite per difendere il diritto delle comunità a sopravvivere.

Questi sforzi hanno ispirato persone in tutto il mondo a sostenere la loro causa attraverso due campagne globali: Athletes for Palestine, che ha già ottenuto oltre 115 adesioni dall'industria sportiva, e Great Ride of Return, una serie di eventi di ciclismo di solidarietà che hanno coinvolto migliaia di persone in oltre 60 città del mondo.

La Federazione palestinese di paraciclismo è composta da atleti che non sono mai stati in grado di allenarsi o gareggiare su una strada più lunga di 33 km, la strada più lunga nella Striscia di Gaza sotto assedio. “Come Uisp crediamo che tutte e tutti abbiano il diritto di praticare sport e attività fisica secondo le proprie capacità - conclude Conti - indipendentemente dall’identità di genere, la provenienza etnica, l’appartenenza religiosa o il colore della pelle. Le guerre lacerano i rapporti, generano odio, ma soprattutto lasciano sul campo migliaia di morti, molti dei quali giovanissimi. Da subito abbiamo condannato l’attacco di Hamas e allo stesso modo ora condanniamo fortemente il genocidio che si sta perpetuando in Palestina. Ci auguriamo che lo sport riesca ancora una volta a dare un messaggio di pace e rispetto per la vita umana”.